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Appello per un’inchiesta internazionale sulla corruzione al Vaticano

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ROMA – 28 febbraio 2020: Un gruppo di cattolici, oggi, ha lanciato un appello a convocare un’inchiesta internazionale sulla corruzione vaticana da parte di tutti i vescovi della Chiesa cattolica “a causa del grave e manifesto disordine degli organi della Sede Apostolica”.

Lo sforzo è quello di convocare un’inchiesta internazionale in cui le prove di ogni accusa saranno presentate da una commissione di studiosi di diritto a una giuria informale composta da Vescovi della Chiesa cattolica. L’obiettivo dell’inchiesta sarà quello di chiedere ai giurati del Vescovo di giudicare se i casi presentati sono perseguibili e se è ora utile per il bene della Chiesa che il Collegio dei Vescovi si riunisca per ascoltare i casi.

Il comunicato stampa invita a partecipare sia gli studiosi di diritto che i Vescovi cattolici. Tutte le parti interessate sono pregate di contattare il presidente del comitato.

Il comunicato stampa ufficiale del gruppo (vedi sotto) cita il precedente del Concilio di Costanza, tenutosi all’inizio del XV secolo, in cui 2 Papi si sono dimessi per porre fine allo Scisma d’Occidente. Tra le accuse da formulare vi sono: se la rinuncia di papa Benedetto XVI con la Dichiarazione dell’11 febbraio 2013 lo ha separato dall’Ufficio; se il Conclave del 2013 è stato legittimo; e se Jorge Mario Bergoglio si è separato dalla Chiesa per eresia pertinace e manifesta, per apostasia e/o per scisma. Quest’ultima accusa, riguardante lo scisma, appare rivolta al cosiddetto Accordo Vaticano con la Cina, che ha tradito 30 milioni di cattolici alle preda di quel regime.

Tutti i contatti su questo argomento devono essere presi tramite il presidente del Comitato Organizzatore, il signor Brian Murphy del God’s Plan for Life.

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COMUNICATO STAMPA

Originale a: http://godsplanforlife.org/pastoral/press_release.html

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APPELLO ALL’INCHIESTA INTERNAZIONALE SULLA CORRUZIONE NEL VATICANO

Comunicato stampa del Comitato Organizzatore

28 febbraio 2020

In accordo con il diritto di tutti i fedeli della Chiesa cattolica, come espresso nel Canone 212 del Codice di Diritto Canonico del 1983, invitiamo cordialmente gli Studiosi Legali e i Vescovi della Chiesa cattolica a partecipare a un’inchiesta sulla corruzione in Vaticano, in modo che possa essere presentato in forma canonica un libello di denunce di gravi irregolarità canoniche nel funzionamento della Sede Apostolica, per il quale, in accordo con l’insegnamento di Roberto Bellarmino, quando la Sede è ostacolata da un reale dubbio positivo sulla rivendicazione legale del titolo di papato da parte di qualsiasi pretendente, è dovere dei Vescovi intervenire (Bellarmino, De Concilio, II, 19), come hanno fatto al Santo Sacrosanto Concilio Ecumenico di Costanza.

Invitiamo gli studiosi di diritto a partecipare ad un Comitato di preparazione all’Inchiesta Internazionale al quale invitiamo a partecipare i membri del Collegio degli Apostoli, siano essi Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Vescovi o emeriti.

Lo scopo dell’Inchiesta è semplicemente quello di dare una valutazione pubblica delle prove e delle accuse in merito all’opportunità e all’utilità che il Collegio dei Vescovi si riunisca insieme per ascoltare i casi e giudicare cosa si debba fare per sollecitarne la correzione e la modifica.

Il Comitato non propone, con questa Inchiesta, che il Romano Pontefice sia giudicato, poiché la prima sede non può essere giudicata da nessuno (canone 1404), ma piuttosto, in accordo con il precedente stabilito – che il Collegio dei Vescovi ha il diritto di giudicare la pretesa di qualsiasi uomo di ricoprire la carica di Romano Pontefice nei casi di elezioni contestate, di perdita della carica per eresia, di rinunce invalide – che il Collegio dei Vescovi agisca ora a causa del manifesto grave disordine degli organi della Sede Apostolica.

Data dell’Inchiesta: da stabilire, nel secondo o terzo trimestre del 2020
Posizione: da determinare
Organizzato da
il Comitato per l’inchiesta internazionale

Brian Murphy, PhD, Presidente del Comitato
e Presidente del Piano di Dio per la Vita, CA, USA

Fr. Alexis Bugnolo, B.A. Antropologia culturale,
Presidente Ordo Militaris Inc.

Eric Mayoral, B.A., USA

Sean Hyland, B.A., Germania

P. Walter Covens, Martinica

Contatto del Comitato: Brian Murphy
1-949-235-4045
brian@godsplanforlife.org

È venuto il momento di condannare, e di convocare un Sinodo imperfetto!

di Frà Alexis Bugnolo

Nella Fede cattolica c’è un solo Maestro, un solo Salvatore, un solo Maestro: Gesù Cristo.

Per questo motivo, nessuno può essere un membro della Chiesa che osi mettere in discussione o criticare o correggere Gesù Cristo.

Quindi, è un grave dovere derivante dall’essenza di ciò che significa essere cattolici difendere l’onore e la maestà di Gesù Cristo.

Che nessuno vi dica il contrario. Non ascoltate coloro che vi dicono di tacere. È giunto il momento di gridarlo. Vergognatevi del clero che sostiene che quest’uomo è senza dubbio un membro della Chiesa. Coloro che dicono questo sono vergognosi ipocriti e traditori atei.

Il Canone 1364 dice che gli eretici sono ipso facto scomunicati. È impossibile che a queste persone sia permesso di essere o di apparire come membri della Chiesa. Coloro che sostengono che dovremmo “riconoscere e resistere” dicono che si dovrebbe ignorare il Canone 1364 e tuttavia condannano Bergoglio per aver meritato di essere punito da esso.

Una tale mentalità è psicotica, cioè divorziata dalla realtà.

La posizione cattolica è unica sola: insistere su indire un Sinodo dei Vescovi per condannarlo per le sue eresie e i suoi errori e dichiararlo non più membro della Chiesa. Una tale azione non attacca il papato o qualsiasi altra cosa nella Chiesa, perché nessun eretico viene giudicato come membro della Chiesa, né per aver ricoperto una carica. Per questo motivo il Codice di Diritto Canonico non prevede in alcuna disposizione che si esoneri qualcuno, anche l’uomo che è il Romano Pontefice, dalle pene del canone 1364. – A prescindere dal fatto che Benedetto XVI è il papa, non Bergoglio.

Quindi, è solo un trucco per mantenerlo al potere, per ignorare il diritto canonico, che questi insistono che Benedetto non sia il papa, perché vogliono una scusa per non fare alcuna mossa per condannare Bergoglio. Chi fa questi scherzi della mente, non ha amore per la verità né per voi.

È venuto il momento di condannare, e di convocare un Sinodo imperfetto.

Rimanere in silenzio significa acconsentire.