Roma, il 5 Gennaio, 2019: Un sacerdote belga ha scomunicato un fedele romano al Trionfale per “non essere in comunione con papa Francesco”. Ha fatto proprio al momento in cui il fedele si è inginocchiato per ricevere il Santissimo Sacramento!
Il prete, che si dice essere il Parroco, non stava per dare comunione ma entrava la Chiesa arrabbiato per aver ricevuto nelle buste di offerta qualche oltre che soldi. Sembra un scritto piegato. Evidentemente invece di pregare la Messa egli conta i soldi appena ricevuti dopo l’offertorio.
La chiesa è sede titolare del Cardinale Joseph William Tobin, Arcivescovo di Detroit, negli Stati Uniti d’America.
Comunque, il parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie al Trionfale (nome del quartiere) si identifica sul sito della parrocchia quale Don Antonio Raimondo Fois, così:
“nato nel 1969, di nazionalità belga. E’ stato ordinato sacerdote il 14/05/1995 a San Pietro in Roma. Ha assunto l’incarico di parroco della Parrocchia Santuario di Santa Maria delle Grazie al Trionfale il 01/09/2015.”
Quindi, neanche romano, neanche cittadino Italiano. Al contrario, il fedele scomunicato è cittadino italiano residente a Roma.
La parrocchia si distingue a Roma per il fatto che nel presepe natalizio suo si è stata messa una statuina bambola di Bergoglio inginocchiandosi davanti il Bambino! Una cosa pazzesca!
In riguardo alla scomunica, non è chiaro che è successo, ma per evidenziare lo scandalo, pubblichiamo qui un trascritto del testimonio del fedele punito improvvisamente al momento di comunione.
Sono stato alla messa delle 9 del mattino nella parrocchia di Santa Maria della Grazie al Trionfale, a circa 500 metri a nord delle mura vaticane, quando un prete con la tonaca nera si avvicinava alla linea della comunione dove mi trovavo, e mentre mi inginocchiavo, scosse il pugno contro di me gridando: “Hai scritto questo? Non puoi ricevere la comunione qui, perché rifiuti Papa Francesco! — Ero completamente scioccata e costernata. Urlava come un pazzo che si chinava verso di me, mentre io restavo in ginocchio davanti al sacerdote che distribuiva. Gli dissi: “Accetto il Papa. Sono cattolico.” Lui ha insistito che non ricevessi. Mi alzai e chiesi: Chi sei tu? Mi disse che era il parroco. Gli ho detto che non ha il diritto di negarmi la comunione. Disse che i suoi superiori glielo avevano ordinato. Chiesi quali superiori. Mi disse che aveva fatto una telefonata al Segretario di Stato in Vaticano (che non è il suo immediato superiore, il Vicario di Roma lo è) e che l’Assessore del Segretario di Stato gli aveva detto di rifiutarmi la comunione nella sua parrocchia. Ha detto che mi ha denunciato per distribuire l’opuscolo in mano. Non avevo gli occhiali indossi e quindi non potevo vedere se era qualcosa che avevo scritto o distribuito. Gli ho detto che avrebbe dovuto seguire il diritto canonico, se ha voglia che la sua pena di scomunica abbia forza di legge. Che doveva avvertirmi 3 volte e che doveva emettere la sua decisione per iscritto. Ha rifiutato. Gli ho detto, davanti a tutta la congregazione, che mi appello al Papa! Lui ha rifiutato lo stesso. Ho fatto notare ad alta voce che rifiutava l’autorità della Sede Apostolica se rifiutava il mio appello. Insistette nel rifiutarmi la comunione. Così ho lasciato la fila e l’ho affittata. E ordinò al sacerdote e alla suora che davano la comunione di togliere il sacramento ai fedeli. Me ne andai piangendo che mi era stato negato il Signore sacramentato senza motivo.
Che tipo di misericordia è questa? Scomunicato mediante una telefonata! Senza indagine, senza dialogo, senza osservanza delle norme canoniche per le pene. Ecco la Nuova Chiesa Bergogliana!
Domani, forse, nuove scomuniche per chi non è accordo con qualche detto del Misericordioso Argentino!
Comunque, il rifiutare di comunione con altri membri della Chiesa Cattolica è reato canonico di scisma che è punita nel Codice di Diritto canonico con la scomunica latae sententiae (canone 1364, cfr. canone 751). Sembra che il Don Fois per rigettare l’appello del fedele al Santo Padre e per negargli il Sacramento ha fatto un doppio atto di scisma con la Santa Sede e con il fedele.
L’ironia è che la Parrocchia si impegna nel anno pastorale di 2019 e 2020 ad ascoltare i bisogni della città, secondo il sito della nostra Diocesi! Dire che qualche cosa non va al Trionfale sarebbe eufemismo!
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CREDITS: L’immagine in evidenza da Wikimedia Commons è stato scattato da Sergio D’Affito e si usa qui sotto Creative Commons License BY-SA-4.0 come indicato sulla detta pagina.